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<pb ed="#P" n="00000001"/>
<lb ed="#P" n="1"/>Trattato della pietra calamita, et di una rota del
<lb ed="#P" n="2"/>moto perpetuo. All'Illmo sig.r Giulio Savorg¬
<lb ed="#P" n="3"/>nano, sig.r di Osopo, et conte di Belgrado.
<lb ed="#P" n="4"/>Fatto in volgare per Filippo Pigafeta.
[pbreak]<lb ed="#P" n="5"/>Questo tratato della Calamita contiene due parti. Nella
<lb ed="#P" n="6"/>prima sono nove capitoli, et nella seconda tre. Il primo
<lb ed="#P" n="7"/>Capitolo è qual debba essere l'artefice di questa
<lb ed="#P" n="8"/>opera il secondo della cognitione della calamita il
<lb ed="#P" n="9"/>terzo con che modo si trovino le parti della Calamita
<lb ed="#P" n="10"/>il quarto della ragione del ritrovare i poli nella
<lb ed="#P" n="11"/>calamita, et qual di loro sia quel di Tramontana
<lb ed="#P" n="12"/>et quale quello di ostro. il quinto, come la calamita tira
<lb ed="#P" n="13"/>la calamita. il sesto come il ferro tirato dalla Cala¬
<lb ed="#P" n="14"/>mita tira il ferro ottavo come la parte settentrionale
<lb ed="#P" n="15"/>della Calamita tira la parte meridionale della
<lb ed="#P" n="16"/>istessa calamita, et così per lo contrario il nono
<lb ed="#P" n="17"/>cerca d'onde riceva la calamita quella virtù
<lb ed="#P" n="18"/>che ha di tirare. Li Capitoli della seconda parte sono
<lb ed="#P" n="19"/>questi. Il primo capitolo è della compositione di
<lb ed="#P" n="20"/>un'instrumento col quale si sà l'Azimut del
<lb ed="#P" n="21"/>sole et della luna, et di ciascuna stella nell'orizonte,
<lb ed="#P" n="22"/>cioè quando le stelle sono nelli cerchi nomati verticali.
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<pb ed="#P" n="00000002"/>
<lb ed="#P" n="1"/>il secondo insegna la compositione di un migliore ins¬
<lb ed="#P" n="2"/>trumento per l'istesso officio. il terzo dell'artificio,
<lb ed="#P" n="3"/>del componere la rota del moto perpetuo.
[pbreak]<lb ed="#P" n="4"/>Quale debba essere l'artefice di quest'opera. Cap.lo 1.
[pbreak]<lb ed="#P" n="5"/>Sappi essere bisogno che l'artefice di questa opera int¬
<lb ed="#P" n="6"/>enda la natura delle cose, né sia ignorante dei moti
<lb ed="#P" n="7"/>celesti, mà egli è mestieri, che esso sia industrioso, et
<lb ed="#P" n="8"/>pratico à lavorare di sua mano, affine, che con la guida dell'
<lb ed="#P" n="9"/>opera manuale dimostri gli effetti maravigliosi della
<lb ed="#P" n="10"/>pietra calamitta: per ciò che con la industria sua
<lb ed="#P" n="11"/>potra facilmente correggere gli errori, la qual cosa
<lb ed="#P" n="12"/>non potrebbe egli fare con le altre mathematiche, se
<lb ed="#P" n="13"/>non sapesse lavorare di sua mano. Et veramente nelle
<lb ed="#P" n="14"/>occulte opere habbiamo gran bisogno dell'industria
<lb ed="#P" n="15"/>manuale, et il più delle volte non possiamo fare
<lb ed="#P" n="16"/>niente, che bene stia senza essa; et aviene che molte
<lb ed="#P" n="17"/>cose stanno sotto la intelligenza della ragione, et
<lb ed="#P" n="18"/>si comprendono con l'intelletto, le quali però non
<lb ed="#P" n="19"/>si possono mettere in esq esequutione, ne compire
<lb ed="#P" n="20"/>con le mani. Dalle cose dette ad un que è manifesto
<lb ed="#P" n="21"/>quale debba essere l'artefice di questa opera.
[pbreak]<!--00000003.xml-->
<pb ed="#P" n="00000003"/>
<lb ed="#P" n="1"/>Della cognitione della calamita. Cap.o 2.
[pbreak]<lb ed="#P" n="2"/>Si conosce la calamita da quatro differenze, dal colore,
<lb ed="#P" n="3"/>dall'essere tutta simile, et di una sorte nella sua
<lb ed="#P" n="4"/>sostanza, dal Peso et dalla virtù. il colore suo
<lb ed="#P" n="5"/>deve essere come di rugine di ferro, mescolato con
<lb ed="#P" n="6"/>livido, overo di colore celeste, come apunto è il
<lb ed="#P" n="7"/>ferro prima polito, et poi dall'aere machiato.
<lb ed="#P" n="8"/>Tale sorte di calamità non vidi io gia mai senza
<lb ed="#P" n="9"/>grande effetto. et nel più tale calamita si trova
<lb ed="#P" n="10"/>nelle parti di Tramontana, come in Normandia, in
<lb ed="#P" n="11"/>Piccardia, et in Fiandra, et è portata da Marinai
<lb ed="#P" n="12"/>in tutte le parti del Mare. Deve essere anco questa
<lb ed="#P" n="13"/>calamità simile in sostanza, per ciò che se ella ten¬
<lb ed="#P" n="14"/>ira certe machie rosse, et certi fori, et buchi per entro
<lb ed="#P" n="15"/>di lei, non è della elletta, et apena si trova si
<lb ed="#P" n="16"/>trova calamita senza una certa quasi rogna.
<lb ed="#P" n="17"/>il peso poi nasce della somiglianza delle sue parti
<lb ed="#P" n="18"/>in sostanza, et per causa delle sue parti sottili si
<lb ed="#P" n="19"/>fa più pesante, et più cara di pregio diviene.
<lb ed="#P" n="20"/>La virtù sua si conosce dal tirare fortemente il
<lb ed="#P" n="21"/>ferro, et dall'essere de gran peso, di che parleremo
<lb ed="#P" n="22"/>più a basso se dunque tu troverai la calamita con
<!--00000004.xml-->
<pb ed="#P" n="00000004"/>
<lb ed="#P" n="1"/>queste differenze et conditioni, habbila cara. E dunque
<lb ed="#P" n="2"/>chiaro da quali differenze, et conditioni si conosca la
<lb ed="#P" n="3"/>calamita.
[pbreak]<lb ed="#P" n="4"/>Della scientia del trovar le parti della Calamita. Cap.o 3.
[pbreak]<lb ed="#P" n="5"/>Devi sapere, che la calamita tiene in sé simiglianza del
<lb ed="#P" n="6"/>cielo, la prova di ciò narrerò io più abbasso, et si
<lb ed="#P" n="7"/>può esperimentare dal cielo istesso. Et per ciò
<lb ed="#P" n="8"/>essendo in cielo alcuni punti più nobili de gli
<lb ed="#P" n="9"/>altri, perciò che la palla del cielo si volge sopra loro
<lb ed="#P" n="10"/>come sopra assi, un de quali punti si chiama polo
<lb ed="#P" n="11"/>Artico, overo di Tramontana, et l'altro Antarticho,
<lb ed="#P" n="12"/>overo di ostro cosi nella calamita intendi al tutto
<lb ed="#P" n="13"/>dui punti, l'uno di Tramontana, et l'altro di
<lb ed="#P" n="14"/>ostro. Al ritrovare generalmente questi punti
<lb ed="#P" n="15"/>tu potrai procedere con diversa ragione, et via;
<lb ed="#P" n="16"/>La prima è tale sia fatto rotondo un pezzo di
<lb ed="#P" n="17"/>calamita con l'artificio istesso che si fanno
<lb ed="#P" n="18"/>rotondi li christalli, et le altre pietre, et fatto
<lb ed="#P" n="19"/>questo pongasi uno ago ò altro ferro lungo à bilancia
<lb ed="#P" n="20"/>sopra la calamita, et secondo la lunghezza del
<lb ed="#P" n="21"/>ferro dell'ago segnisi la linea, che divida la calamita
<!--00000005.xml-->
<pb ed="#P" n="00000005"/>
<lb ed="#P" n="1"/>per lo mezo, dopo si punga l'ago overo il ferro in altro
<lb ed="#P" n="2"/>sito sopra la calamita, et secondo quel sito segna
<lb ed="#P" n="3"/>la medesima calamita con una linea, et se voi,
<lb ed="#P" n="4"/>fa questo in più lochi, overo siti; Queste linee tutte
<lb ed="#P" n="5"/>concorrono, et vanno à tocarsi in doi lochi, si come
<lb ed="#P" n="6"/>fanno tutti i cerchi del Mondo, chiamati azimut, overo
<lb ed="#P" n="7"/>verticali, che concorrono in due poli del Mondo opposti;
<lb ed="#P" n="8"/>Hor sappi, che uno è meridionale, ò vero di ostro, et
<lb ed="#P" n="9"/>l'altro di tramontana, la prova di ciò vedrai nel
<lb ed="#P" n="10"/>seguente capo. L'altro modo di ritrovare questi punti
<lb ed="#P" n="11"/>è migliore, cioè, che tu veda il loco nella calamita
<lb ed="#P" n="12"/>fatta rotonda, come si è detto, nel qual luogo la punta
<lb ed="#P" n="13"/>dell'ago, overo del ferro, stà meglio, et più forte
<lb ed="#P" n="14"/>attaccata; perciò che questo sara un loco de i punti,
<lb ed="#P" n="15"/>ritrovato secondo il modo presente. Affine dunque,
<lb ed="#P" n="16"/>che tu habbi un punto fermo nella calamita
<lb ed="#P" n="17"/>rompe dell'ago, overo del ferro, un pezzetto, che sia
<lb ed="#P" n="18"/>lungo la grossezza di due ungie, et ponilo sopra
<lb ed="#P" n="19"/>il loco, dove col predetto modo è stato il punto
<lb ed="#P" n="20"/>ritrovato; et se egli stara sopra la calamita à
<lb ed="#P" n="21"/>perpendicolo, et dirito, senza dubio egli è il punto
<lb ed="#P" n="22"/>ivi cercato. Se non movilo fin tanto, che stia à
<lb ed="#P" n="23"/>perpendicolo diritto. Fatto questo segna ivi uno
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<pb ed="#P" n="00000006"/>
<lb ed="#P" n="1"/>punto: et con modo simile nella parte contraria
<lb ed="#P" n="2"/>della calamita ritrova il punto opposto. il che
<lb ed="#P" n="3"/>se drittamente adoperarai, et la calamita sia in
<lb ed="#P" n="4"/>sostanza simile, et eletta, quelli punti saranno come
<lb ed="#P" n="5"/>popoli opposti nella palla del cielo; Qui va la pa figura.
[pbreak]<lb ed="#P" n="6"/>Della scientia del ritrovare stiai Polli nella calamita
<lb ed="#P" n="7"/>quale sia quello di Tramontana et quale di ostro. capo. 4.
[pbreak]<lb ed="#P" n="8"/>Veduta l'arte di conoscere i poli generalmente: hora
<lb ed="#P" n="9"/>à conoscere qual di loro sia quel di Tramontana
<lb ed="#P" n="10"/>et quale quello di ostro, usa questo modo Piglia
<lb ed="#P" n="11"/>un vaso rotonde di legno fatto, come uno cattino,
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<pb ed="#P" n="00000007"/>
<lb ed="#P" n="1"/>et dentro ad esso poni la calamita, si fattamente, che
<lb ed="#P" n="2"/>li due punti stiano egualmente distante dall'orlo
<lb ed="#P" n="3"/>del Cattino; et da poi metti quel cattino con la cala¬
<lb ed="#P" n="4"/>mita dentro un'altro maggiore catino di legno
<lb ed="#P" n="5"/>pieno di aqua, et sia la calamita nel primo,
<lb ed="#P" n="6"/>come il marinaro nella nave. Et il primo catino
<lb ed="#P" n="7"/>sia nel secondo spatioso, et largo, come la nave
<lb ed="#P" n="8"/>nel mare, che vadi ondeggiando; però sia largo
<lb ed="#P" n="9"/>per cio che tocando il picolo catino gli orli del gran catino,
<lb ed="#P" n="10"/>non sia impedito il motto naturale della calamita.
<lb ed="#P" n="11"/>Hor questa calamita cosi posta volgerà il suo
<lb ed="#P" n="12"/>picolo catino fin tanto, che ella si fermi, la
<lb ed="#P" n="13"/>parte settentrionale, ò di Tramontana, della
<lb ed="#P" n="14"/>calamita al diritto della Tramontana vera del
<lb ed="#P" n="15"/>cielo, et così anche la parte d'ostro della calamita,
<lb ed="#P" n="16"/>verso la parte vera d'ostro del cielo. La qual
<lb ed="#P" n="17"/>calamita se mille volte sara mossa, mille volte
<lb ed="#P" n="18"/>ritorne à suo loco per cenno di dio et per forza
<lb ed="#P" n="19"/>di natura, che le dona quella mille volte
<lb ed="#P" n="20"/> à suo loco possanza. le parti di Tramontana,
<lb ed="#P" n="21"/>et di ostro, devono essere conosciute in cielo per
<lb ed="#P" n="22"/>quelle che sono nella calamita, può che ciascuna parte
<lb ed="#P" n="23"/>della calamita è al dirio della sua parte del cielo.
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<pb ed="#P" n="00000008"/>
<lb ed="#P" n="1"/>In che modo la calamita tiri la calamita. Cap.o V.
<lb ed="#P" n="2"/>Conosciuto qual sia nella calamita il polo di
<lb ed="#P" n="3"/>Tramontana, et quale quello di ostro, i segna
<lb ed="#P" n="4"/>li predetti li predetti poli con qualche stabile segno, acciò
<lb ed="#P" n="5"/>che tu possa conoscerli quando fara mestieri. Ma
<lb ed="#P" n="6"/>se tu dapoi vuoi vedere in che maniera la calamita
<lb ed="#P" n="7"/>tiri la calamita, piglia due pezzi di calamita
<lb ed="#P" n="8"/>acconzi nel modo sudetto, et commodargli à questa
<lb ed="#P" n="9"/>guisa, ponendone uno nel suo catino, che vadi on¬
<lb ed="#P" n="10"/>deggiando, si come il marinaio nella nave, et gia
<lb ed="#P" n="11"/>li punti saranno egualmente distanti dall'orizonte,
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<pb ed="#P" n="00000009"/>
<lb ed="#P" n="1"/>et così dall'orlo del catino, che è tutto uno l'altra cala¬
<lb ed="#P" n="2"/>mita tenirai in mano, et avicina la parte di Tramontana
<lb ed="#P" n="3"/>della calamita, che tu ai in mano alla parte d'ostro, della
<lb ed="#P" n="4"/>pietra che notaè nel catino, et nota, et vederai, che la parte
<lb ed="#P" n="5"/>d'ostro, che nota nel catino seguitera la parte di Tram¬
<lb ed="#P" n="6"/>ontana, che tiene in mano della calamita, quasi
<lb ed="#P" n="7"/>volendo congiongersi con lei; Ma se per lo contrario
<lb ed="#P" n="8"/>la parte di ostro, che tieni in mano, accosterai alla
<lb ed="#P" n="9"/>parte di Tramontana, che nota nel catino
<lb ed="#P" n="10"/>scorgerai avenire l'istesso effetto, cioe che la calamita
<lb ed="#P" n="11"/>che nota seguira quella che aihai in mano. Sappi
<lb ed="#P" n="12"/>dunque per regola, che la parte di tramontana della
<lb ed="#P" n="13"/>calamita, tira in una altra calamita la parte di
<lb ed="#P" n="14"/>ostro, et quella di ostro la di tramontana. Se dunque
<lb ed="#P" n="15"/>farai prova di approsimare la parte di tramontana
<lb ed="#P" n="16"/>della pietra, che porti in mano, alla parte di tramo¬
<lb ed="#P" n="17"/>ntana, che nel catino nota, vedrai che la caciara,
<lb ed="#P" n="18"/>et la farà alluntanare da se; et se parimente congiun¬
<lb ed="#P" n="19"/>gerai la parte di ostro alla parte di ostro di quelle
<lb ed="#P" n="20"/>due calamite, accadera l'istesso accidente. Et cio aviene
<lb ed="#P" n="21"/>per questa cagione, percioche la parte di tramontana
<lb ed="#P" n="22"/>ama la parte di ostro, et la appetisce, segno dicio è
<lb ed="#P" n="23"/>chiaro, che alla fine ello si congiongera con quella
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<pb ed="#P" n="00000010"/>
<lb ed="#P" n="1"/>di ostro. Ma il contrario accade dell'altra parte di
<lb ed="#P" n="2"/>ostro, la qual se sara accostata alla parte di ostro,
<lb ed="#P" n="3"/>che nota nel catino, vedremo parimente che la
<lb ed="#P" n="4"/>cacciera, et farà fuggire Ma la opinione di alcuni
<lb ed="#P" n="5"/>della parte dell'ostro della calamita verso quella
<lb ed="#P" n="6"/>di tramontana si rifiuta, i quali dicono che se la
<lb ed="#P" n="7"/>scamonea tira la colera per la simiglianza, che hà
<lb ed="#P" n="8"/>con lei in sostanza, così anche la calamita tire¬
<lb ed="#P" n="9"/>rebbe la calamita, che è falso, perciò che la calamita
<lb ed="#P" n="10"/>tirerebbe più la calamita, che il ferro cosa che è
<lb ed="#P" n="11"/>falsa come è manifesto per la esperienza;
<!--00000011.xml-->
<pb ed="#P" n="00000011"/>
<lb ed="#P" n="1"/>Come il ferro toccato con la calamita si voltria i poli
<lb ed="#P" n="2"/>del mondo. capitolo. VI.
[pbreak]<lb ed="#P" n="3"/>Egli è manifesto a tutti gli esperimentati, che quando la calamita
<lb ed="#P" n="4"/>tocchera l'ago overo il ferro lungo, et che questo ago sarà
<lb ed="#P" n="5"/>messo sopra un legno leggiero, overo sopra una festuca, et
<lb ed="#P" n="6"/>posta nell'acqua, una parte si moverà verso la stella
<lb ed="#P" n="7"/>che si chiama de marinari, perciò che ella giace presso
<lb ed="#P" n="8"/>il polo, essendo vero che non si muove alla stella sudeta
<lb ed="#P" n="9"/>ma al pollo, la prova della qual cosa diremo nel suo
<lb ed="#P" n="10"/>capo; et l'altra parte si movera, all'altra parte.
<lb ed="#P" n="11"/>mà qual parte del ferro à qual parte del cielo si
<lb ed="#P" n="12"/>volti di qui sarà chiaro: sappi, che quella parte del
<lb ed="#P" n="13"/>ferro, che sara stata fregata alla parte della cala¬
<lb ed="#P" n="14"/>mita di tramontana, si volgerà ad ostro; et per
<lb ed="#P" n="15"/>lo contrario la parte del ferro fregato alla parte
<lb ed="#P" n="16"/>dell'ostro della detta calamita si voltera à tram¬
<lb ed="#P" n="17"/>ontana. et è cosa mirabile à chiunque non inten¬
<lb ed="#P" n="18"/>nde la causa del motto del ferro, ma la esperientia
<lb ed="#P" n="19"/>di questo proverà, che noi habbiamo detto il vero;
[pbreak]<lb ed="#P" n="20"/>Perche la calamita tiri il ferro. Cap.o VII.
[pbreak]<lb ed="#P" n="21"/>Se tu vuoi secondo il naturale appetito della calamita
<!--00000012.xml-->
<pb ed="#P" n="00000012"/>
<lb ed="#P" n="1"/>tirare il ferro, che è posto sopra il legno à notare nell'
<lb ed="#P" n="2"/>aqua mira la parte di tramontana del ferro, et accos¬
<lb ed="#P" n="3"/>tagli la parte di ostro della calamita tu ti accorgerai,
<lb ed="#P" n="4"/>che ella la seguita, overo simigliantamente, alla
<lb ed="#P" n="5"/>parte di ostro del ferro porgi la parte di tramontana
<lb ed="#P" n="6"/>della calamita, vederai, che ella senza regola et
<lb ed="#P" n="7"/>resistenza la seguita. ché se per lo contrario porgerai
<lb ed="#P" n="8"/>alla parte di tramontana della calamita, parera,
<lb ed="#P" n="9"/>che ella saci il ferro, et da se lo allontani, fin tanto
<lb ed="#P" n="10"/>che la parte di ostro del ferro si congiungera con essolei,
<lb ed="#P" n="11"/>et l'istesso intendi della parte restante. Mà se
<lb ed="#P" n="12"/>si fara violentia nelle parti si fattamente, che la
<lb ed="#P" n="13"/>parte dell'ostro del ferro, la quale si osara toccata
<lb ed="#P" n="14"/>con la parte di tramontana della pietra, si tocchi
<lb ed="#P" n="15"/>con la parte dell'ostro della pietra: overo questa,
<lb ed="#P" n="16"/>che si sara toccata con la parte dell'ostro, si congiunga
<lb ed="#P" n="17"/>con la parte dell'ostro della pietra; la virtù
<lb ed="#P" n="18"/>nel ferro osi alterera facilmente, et si fara
<lb ed="#P" n="19"/>di tramontana quel, che prima era in lui di
<lb ed="#P" n="20"/>ostro, et così per lo contrario; la causa di ciò la
<lb ed="#P" n="21"/>ultima impressione dell'agente, che confonde, et con¬
<lb ed="#P" n="22"/>la virtù del primo motore.
[pbreak]<!--00000013.xml-->
<pb ed="#P" n="00000013"/>
<lb ed="#P" n="1"/>Perché la parte di tramontana tira quella di
<lb ed="#P" n="2"/>ostro et per lo contrario. capitolo. VIII.
[pbreak]<lb ed="#P" n="3"/>Si come è detto la parte di tramontana della calamita
<lb ed="#P" n="4"/>tira quella di ostro, et così per lo contrario,nel qual
<lb ed="#P" n="5"/>tiramento la virtu piu forte della Calamita è à
<lb ed="#P" n="6"/>gente, et la più debile et patiente. La cagione di
<lb ed="#P" n="7"/>questo effetto stimo, che per questa via si faccia
<lb ed="#P" n="8"/>percio che l'agente à intentione non solo di tirare à
<lb ed="#P" n="9"/>se il patiente, et farselo simile, ma anche di unirsi
<lb ed="#P" n="10"/>con lui, affine che dello agente et del patiente, si faccia
<lb ed="#P" n="11"/>una cosa per natura. il che si puo esperimentare
<lb ed="#P" n="12"/>in questa marevigliosa pietra permodo tale. Piglia
<lb ed="#P" n="13"/>un pezzo di calamita, et segnala con A.D. et
<lb ed="#P" n="14"/>sia lo A. la parte di tramontana, et il D. quella di
<lb ed="#P" n="15"/>ostro; et questo pezzo dividi in dui pezzi talche
<lb ed="#P" n="16"/>siano due pietre di una, che era prima era, et segnale,
<lb ed="#P" n="17"/>in modo, che A.B. sia un pezzo, et C.D. l'altro. Da poi,
<lb ed="#P" n="18"/>il pezzo che ha lo A. meti nell'aqua si, che notti, et
<lb ed="#P" n="19"/>vedrai, che lo A. detto si volgerà à tramontana, come
<lb ed="#P" n="20"/>prima faceva, percio che la rottura non leva le propri¬
<lb ed="#P" n="21"/>età, et le forze alle parti della pietra, essendo la
<lb ed="#P" n="22"/>pietra di sostanza uniforme, et simile; et così bisogna,
<!--00000014.xml-->
<pb ed="#P" n="00000014"/>
<lb ed="#P" n="1"/>che parimente la parte di questa pietra, che è nella rottura
<lb ed="#P" n="2"/>in B. sia di ostro similmente dell'altro pezzo segnato C. D.
<lb ed="#P" n="3"/>se nell'acqua sara messo, che noti, vedrai che la parte
<lb ed="#P" n="4"/>verso il C sara di tramontana nella rottura, et
<lb ed="#P" n="5"/>quella verso il D. sara di ostro. Adunque il primo
<lb ed="#P" n="6"/>pezzo A. B. sia come l'agente, et il C. D. secondo come
<lb ed="#P" n="7"/>il patiente, et così vedi, che le due parti delle
<lb ed="#P" n="8"/>due pietre, le quali avanti la rottura erano in una
<lb ed="#P" n="9"/>sola pietra continue, et doppo la rottura una si
<lb ed="#P" n="10"/>trova essere di Tramontana et l'altra di ostro
<lb ed="#P" n="11"/>che se un'altra volta le detti parti si appresseranno l'
<lb ed="#P" n="12"/>una tirera l'altra fin tanto che si congiongano nel
<lb ed="#P" n="13"/>ponto B. C. dove era la rottura per la qual cosa in¬
<lb ed="#P" n="14"/>quanto all'appetitto naturale si farà un'corpo solo,
<lb ed="#P" n="15"/>come era prima avanti, che si rompesse: segno di
<lb ed="#P" n="16"/>ciò è, che se si ritaccano insiema, et si riuniscono
<lb ed="#P" n="17"/>ivi nella rottura faranno le operazioni istesse. L'
<lb ed="#P" n="18"/>agente dunque si come tu vedi hà intentione di
<lb ed="#P" n="19"/>unire à se il patiente suo, et cio si fà per la ragione
<lb ed="#P" n="20"/>della simiglianza che è fra loro: Bisogna dunque
<lb ed="#P" n="21"/>che quando il B. si congiunge col C. che questo
<lb ed="#P" n="22"/>effetto nasca della virtù della attione con questo
<lb ed="#P" n="23"/>ordine A. B. C. D. tal che B. et C. diventino uno punto
<!--00000015.xml-->
<pb ed="#P" n="00000015"/>
<lb ed="#P" n="1"/>perciòche in questa unione si mantiene, et si salva
<lb ed="#P" n="2"/>una istessa et continua essenza della parte estremi
<lb ed="#P" n="3"/>nella simiglianza che prima erano percio che l'A. è
<lb ed="#P" n="4"/>di tramontana in tutta la linea intera, si come era
<lb ed="#P" n="5"/>nella rotta, et parimente il D. di ostro, si come egli
<lb ed="#P" n="6"/>era nel patiente rotto, cosi è anche nell'istesso unito,
<lb ed="#P" n="7"/>et si fa uno istesso con B. C. et il medesimo avviene
<lb ed="#P" n="8"/>se l'A. si congunge col D. per modo che due linee si
<lb ed="#P" n="9"/>facciano una mediante la virtù della sua attione secondo
<lb ed="#P" n="10"/>questo ordine C. D. A. B, per modo che D. A si giungano et
<lb ed="#P" n="11"/>tocchino in uno punto, alhora rimanera una cosa istessa
<lb ed="#P" n="12"/>la essenza di quelle parte estreme, si come erano prima
<lb ed="#P" n="13"/>è vanti che si unisero, percio che il punto A. sara di
<lb ed="#P" n="14"/>tramontana, et il B. di ostro si come prima quando
<lb ed="#P" n="15"/>erano rotti, et divisi. che se fusse altramente non
<lb ed="#P" n="16"/>si salverebbe la istessa essenza, overo simiglianza delle
<lb ed="#P" n="17"/>parti. Mira dunque, che se il C. di tramontana si cong¬
<lb ed="#P" n="18"/>iungerà con l'A di tramontana, cio sara contra la
<lb ed="#P" n="19"/>verita della esperientia, che da quelle due linee si faccia
<lb ed="#P" n="20"/>una linea secondo questo ordine B. A. C. D. tal che siano
<lb ed="#P" n="21"/>in un punto A. C. uniti, percio che avvenira che il B. il
<lb ed="#P" n="22"/>quale prima era di ostro si sara fatto di tramontana, et
<lb ed="#P" n="23"/>il resto della linea, che è lo A. che prima era avanti
<!--00000016.xml-->
<pb ed="#P" n="00000016"/>
<lb ed="#P" n="1"/>che si unisse di tramontana, sara diventato di ostro, et cosi
<lb ed="#P" n="2"/>ivi non ss mantenira una istessa essenza, et simiglianza
<lb ed="#P" n="3"/>delle parti, percio che egli è mestieri, che quello, che è già
<lb ed="#P" n="4"/>tramutato, et convertito di due in uno sia della istessa
<lb ed="#P" n="5"/>spetia, et natura con l'agente, il che non sarebbe
<lb ed="#P" n="6"/>così, se la natura eleggesse questa cosa imposibile
<lb ed="#P" n="7"/>il medesimo inconveniente accaderebbe nei contrarij,
<lb ed="#P" n="8"/>se congiungerai il B. di ostro col D. di ostro, tal che si
<lb ed="#P" n="9"/>faccia una linea secondo questo ordine A. B. D.C. sì come è
<lb ed="#P" n="10"/>manifesto à riguarda. La natura dunque intende
<lb ed="#P" n="11"/>all'essere, et opera nel moto migliore che puo, però che
<lb ed="#P" n="12"/>elegge il modo primo, et l'ordine dell'operatione,
<lb ed="#P" n="13"/>nel qual meglio si salvi la istessa essenza, et simigli¬
<lb ed="#P" n="14"/>anza, che nel secondo. Egli è manifesto dunque
<lb ed="#P" n="15"/>da queste cose dette, come quello di ostro tiri quello di tramo—¬
<lb ed="#P" n="16"/>ntana, et per lo contrario, et parimente come quello di
<lb ed="#P" n="17"/>ostro il di ostro, et quello di tramontana il di tramontana
<lb ed="#P" n="18"/>fugge per natura.
[pbreak]<!--00000017.xml-->
<pb ed="#P" n="00000017"/>
<lb ed="#P" n="1"/>Della inquisitione, onde la calamita prenda la
<lb ed="#P" n="2"/>virtù naturale, che hà. Capitolo IX.
[pbreak]<lb ed="#P" n="3"/>Alcuni debili inquisitori delle cose naturali hanno stim¬
<lb ed="#P" n="4"/>ato, che la virtu, della calamita, con la quale opera
<lb ed="#P" n="5"/>nel ferro sia nei lochi minerali, nei quali essa cala¬
<lb ed="#P" n="6"/>mita si trova. Per la qual cosa dicono, che quantunque
<lb ed="#P" n="7"/>il ferro si mova ai Poli del mondo, et si rivolga
<lb ed="#P" n="8"/>cio tuttavia non si fà senon percio che la minera della
<lb ed="#P" n="9"/>calamita è in quei tali siti collocata. Ma costoro
<lb ed="#P" n="10"/>non sanno, che questa pietra si trova in diverse
<lb ed="#P" n="11"/>parte del mondo, da che seguirebbe, che ella si
<lb ed="#P" n="12"/>moverebbe anche à diversi luoghi del mondo, che
<lb ed="#P" n="13"/>è falsisimo. Et di più non sanno, che il loco che
<lb ed="#P" n="14"/>giace sotto i Poli sia inhabitabile, per causa che ivi
<lb ed="#P" n="15"/>la mettà dell'anno sia giorno, et l'altra metà notte;
<!--00000018.xml-->
<pb ed="#P" n="00000018"/>
<lb ed="#P" n="1"/>onde egli è pazza cosa il pensare,che di la venga à noi
<lb ed="#P" n="2"/>portata la calamita, massimamente volgendosi la
<lb ed="#P" n="3"/>calamita overo il ferro tanto alla parte d'ostro quanto
<lb ed="#P" n="4"/>à quella di tramontana, come è manifesto per le cose di
<lb ed="#P" n="5"/>sopra di sopra dette. Egli dunque è da credere, che non
<lb ed="#P" n="6"/>solamente dalla parte di ostro, ma di tramontana,
<lb ed="#P" n="7"/>anchora entri la virtu nei poli della calamita, et
<lb ed="#P" n="8"/>più che dali luoghi della minera; segno evidente dela
<lb ed="#P" n="9"/>qual cosa è, che ovunque l'huomo si trova vede nel
<lb ed="#P" n="10"/>cielo, farsi il moto di questa pietra secondo il sito
<lb ed="#P" n="11"/>del suo cerchio merediano; et tutti li cerchi meridi¬
<lb ed="#P" n="12"/>ani concorrono nei poli del mondo, la onde egli è
<lb ed="#P" n="13"/>manifesto, che li poli della calamita ricevano la
<lb ed="#P" n="14"/>virtù dalli poli del mondo: et da questo loco appa¬
<lb ed="#P" n="15"/>re chiaro, che il ferro non si move alla stella marina¬
<lb ed="#P" n="16"/>resca, conciò sia che i cerchi meridiani non concorano
<lb ed="#P" n="17"/>in quella stella, ma marinaesca nei polli del mondo; percio¬
<lb ed="#P" n="18"/>che la stella marinaresca sempre si trova fuori del
<lb ed="#P" n="19"/>cerchio meridiano di ciascuna cagione, se non due
<lb ed="#P" n="20"/>volte nel compito rivolgimento del firmamento:
<lb ed="#P" n="21"/>Da queste cose dunque si fà di nuovo manifesto,
<lb ed="#P" n="22"/>che da i poli dal cielo ricevono virtù i poli della
<lb ed="#P" n="23"/>calamita. le altri parti della calamita, quoi
<!--00000019.xml-->
<pb ed="#P" n="00000019"/>
<lb ed="#P" n="1"/>meritamente stimare che ritengano la influenza dall'
<lb ed="#P" n="2"/>altre parti del cielo, tal che si deve credere, che non
<lb ed="#P" n="3"/>solamente i poli della calamita cosi ricevano la
<lb ed="#P" n="4"/>virtù da i poli del mondo, ma tutta la calamita
<lb ed="#P" n="5"/>da tutto il cielo prendere ancora la influenza. la
<lb ed="#P" n="6"/>qual cosa tu ti puoi provare in modo tale. Sia
<lb ed="#P" n="7"/>fatta rotonda la calamita, et in lei siano ritro¬
<lb ed="#P" n="8"/>vati i Poli, et da poi accomoda la calamita sopra
<lb ed="#P" n="9"/>Due stilli aguzzi, si fattamente, che à ciascuno polo
<lb ed="#P" n="10"/>sia ficato leggiermente un stillo nel punto della
<lb ed="#P" n="11"/>calamita tal, che essa senza difficulta sopra
<lb ed="#P" n="12"/>loro si possa movere: fatto questo, prova, se le
<lb ed="#P" n="13"/>parti della calamita pesano equalmente, volge¬
<lb ed="#P" n="14"/>ndola sopra li stili predetti leggiermente, et cio
<lb ed="#P" n="15"/>farai spesse volte, et in più hore del giorno con
<lb ed="#P" n="16"/>segaze industria: fatto questo commoda la calamita
<lb ed="#P" n="17"/>nel cercio meridiano sopra li due stili ficcati
<lb ed="#P" n="18"/>nei Poli della calamita in modo che si movano
<lb ed="#P" n="19"/>àguisa delle armille, tal che la elevatione de poli,
<lb ed="#P" n="20"/>overo la depressione, sia secondo la elevatione et
<lb ed="#P" n="21"/>de pressione de i poli del cielo nella regione,
<lb ed="#P" n="22"/>nella quale sarai. che se al'hora la calamita si
<lb ed="#P" n="23"/>moverà secondo il movimento del cielo, rallegrati,
<!--00000020.xml-->
<pb ed="#P" n="00000020"/>
<lb ed="#P" n="1"/>d'havere conseguito un mirabile secreto: Ma se non
<lb ed="#P" n="2"/>imputerai più tosto alla tua poca pratica che al
<lb ed="#P" n="3"/>diffetto della natura. Hor in questo sito, overo
<lb ed="#P" n="4"/>modo di ponere, stimo potersi osservare propriamente
<lb ed="#P" n="5"/>le virtù di questa pietra, et negli altri siti del
<lb ed="#P" n="6"/>cielo indebolirsi la sua virtù, et più tosto credo
<lb ed="#P" n="7"/>ciecarsi, che conservarsi. Per questo instrumento
<lb ed="#P" n="8"/>potrai far senza ogni horologio, perciò che per esso potrai
<lb ed="#P" n="9"/>sapere l'ascendente in qualunque hora vorrai et
<lb ed="#P" n="10"/>insieme tutte le altre parti del cielo, le quali
<lb ed="#P" n="11"/>cercano gli Astrologhi.
[pbreak]<lb ed="#P" n="12"/>Parte seconda.
[pbreak]<lb ed="#P" n="13"/>Della compositione dell'instrumento col
<lb ed="#P" n="14"/>quale si sa l'Azimut del sole et della
<lb ed="#P" n="15"/>luna, et di ciascuna stella nell'orizonte.
[pbreak]<lb ed="#P" n="16"/>Veduto le operationi manuali della calamita, andiamo
<lb ed="#P" n="17"/>à gli ingegni et instrumenti, li quali depe¬
<lb ed="#P" n="18"/>ndono della cognitione della operatione sua
<lb ed="#P" n="19"/>naturale. Prendasi dunque la calamita rotu¬
<lb ed="#P" n="20"/>nda, et siano, come è detto, ritrovati i poli; et
<lb ed="#P" n="21"/>sia limata fra due poli in due parti, acciò che
<!--00000021.xml-->
<pb ed="#P" n="00000021"/>
<lb ed="#P" n="1"/>la calamita sia come una sphera compresa tra due
<lb ed="#P" n="2"/>poli, afin che ocupi loco minore. Questa pietra cosi
<lb ed="#P" n="3"/>apparechiata posta trà due cassete, fatte come una
<lb ed="#P" n="4"/>casseta di specchio, si serri in mezo, et le cassette l'una
<lb ed="#P" n="5"/>all'altra fra loro in modo si congiongano, che più non
<lb ed="#P" n="6"/>si aprano, ne vi entri l'aqua siano apparecchiate le
<lb ed="#P" n="7"/>cassette con cola atta à questo, et siano queste casette
<lb ed="#P" n="8"/>di legno leggiero fatto questo, metti le cassette cosi
<lb ed="#P" n="9"/>accommodate in uno vaso grande pieno di aqua,
<lb ed="#P" n="10"/>nel quale siano ritrovate, et segnate le due parti
<lb ed="#P" n="11"/>del mondo, cioè di ostro, et di tramontana, le
<lb ed="#P" n="12"/>quali siano disegnate per un filo disteso dalla parte
<lb ed="#P" n="13"/>di tramontana del vaso, fin alla parte di ostro
<lb ed="#P" n="14"/>lascia dunque le cassette nottare, et sia sopra
<lb ed="#P" n="15"/>loro un legno sottile come diametro. Movi dunque
<lb ed="#P" n="16"/>quel legno sopra le cassette fin, che alla linea di
<lb ed="#P" n="17"/>ostro prima ritrovata, et per lo filo segnata sia,
<lb ed="#P" n="18"/>egualmente distante, overo una medesima con
<lb ed="#P" n="19"/>lei. fatto questo, secondo il sito di quel legno
<lb ed="#P" n="20"/>posto, segna la linea nelle cassette, et sara
<lb ed="#P" n="21"/>sempre la linea meridiana in quella, et in
<lb ed="#P" n="22"/>ogni altra regione. Questa linea ad unque da
<lb ed="#P" n="23"/>un'altra, che la taglierà ad angoli retti, si divida
<!--00000022.xml-->
<pb ed="#P" n="00000022"/>
<lb ed="#P" n="1"/>per mezo, et sara la linea dell'oriente, et dell'occidente;
<lb ed="#P" n="2"/>et cosi haverai nelle cassette quattro quarte segnate,
<lb ed="#P" n="3"/>le quali dissegnaranno le quatro quarte del mondo,
<lb ed="#P" n="4"/>ciascuna delle quali si deve dividere in 90 parti,
<lb ed="#P" n="5"/>tal che siano tutte 360 in tutta la circonferenza
<lb ed="#P" n="6"/>delle cassette, et scrivile le parti in lei, come si
<lb ed="#P" n="7"/>costumano scrivere nel dorso dello astrolabio: sarra
<lb ed="#P" n="8"/>di più una riga sottile, et leggiera sopra le cassette
<lb ed="#P" n="9"/>cosi scritte, et notate, la qual riga sia come quella,
<lb ed="#P" n="10"/>che si pone sopra il dorso dello astrolabio: ma in
<lb ed="#P" n="11"/>loco di pinnule, overo alette, si dirizzino ad angoli
<lb ed="#P" n="12"/>retti due stili sopra i capi della riga se dunque
<lb ed="#P" n="13"/>vorai havere l'Azimut del sole di giorno, poni
<lb ed="#P" n="14"/>le cassette nell'aqua, et lasciale movere fin tanto
<lb ed="#P" n="15"/>che si fermano à suo loco, et cosi tienle ferme con
<lb ed="#P" n="16"/>una mano, et con l'altra movi la riga fin tanto,
<lb ed="#P" n="17"/>che l'ombra del stilo cada secondo la sua longheza,
<lb ed="#P" n="18"/>et alhora il capo della riga dalla parte del
<lb ed="#P" n="19"/>sole mostrera l'Azimut di esso sole. Ma se
<lb ed="#P" n="20"/>egli sara vinto siano coperte le cassette con qualche
<lb ed="#P" n="21"/>vaso fin tanto, che prendano il sito suo. Ma di
<lb ed="#P" n="22"/>notte farai il medesimo, movendo prima la riga
<!--00000023.xml-->
<pb ed="#P" n="00000023"/>
<lb ed="#P" n="1"/>fin tanto essa tocchi le cime de i stili, et la luna,
<lb ed="#P" n="2"/>overo la stella sia nella medesima linea, percio che la
<lb ed="#P" n="3"/>lima della riga mostrera il suo Azimut, come prim¬
<lb ed="#P" n="4"/>ieramente nel sole. Conoscerai poscia le ore per via
<lb ed="#P" n="5"/>del Azimut, et lo ascendente, et le ascensioni, et tutte
<lb ed="#P" n="6"/>le cose, che bisognano eseguire secondo la dottrina dello
<lb ed="#P" n="7"/>astrolabio. La forma di questo instrumento è mostra¬
<lb ed="#P" n="8"/>ta nella seguente figura.
[pbreak]<!--00000024.xml-->
<pb ed="#P" n="00000024"/>
<lb ed="#P" n="1"/>Della compositione di un'altro migliore instro¬
<lb ed="#P" n="2"/>mento per luso medesimo capitolo. 2.
[pbreak]<lb ed="#P" n="3"/>In questo capitolo ti diremo il modo della compositione di
<lb ed="#P" n="4"/>uno strumento migliore, et di più certo effetto. Sia
<lb ed="#P" n="5"/>fatto un vaso di legno, overo di metallo, overo da
<lb ed="#P" n="6"/>qual si vogliaaltra matteria sola, et sia fatto al torno
<lb ed="#P" n="7"/>à modo di un cattino, poco profondo, et sia ampio
<lb ed="#P" n="8"/>convenevolmente, et sopra di lui sia posto il coperchio,
<lb ed="#P" n="9"/>fatto di materia transparente, come è il vetro, overo
<lb ed="#P" n="10"/>il cristallo, et se tutto il vaso sarà sia commodato
<lb ed="#P" n="11"/>nel mezo di questo vaso un'asse sottile di metallo,
<lb ed="#P" n="12"/>overo di argento, che ponga le estremità sue alle
<lb ed="#P" n="13"/>due parti del catino, cio è di sopra, et di sotto. et
<lb ed="#P" n="14"/>siano dui fori nel mezo dell'asse, i quali si guardino
<lb ed="#P" n="15"/>ad angoli retti, et passi uno stillo di ferro, come un'
<lb ed="#P" n="16"/>ago, per l'uno di quei fori, et per l'altro passi un'altro
<lb ed="#P" n="17"/>stillo di metallo, ò di argento, che tagli il ferro
<lb ed="#P" n="18"/>ad angoli retti: et il coperchio primieramente sia
<lb ed="#P" n="19"/>diviso in quatro quarte, et ciascuna di loro in
<lb ed="#P" n="20"/>90 parti, come si diceva, nel primo instrumento,
<lb ed="#P" n="21"/>et si segni si in lui l'ostro, la tramontana, il levante,
<lb ed="#P" n="22"/>et il ponente, come, conviene, et vi si aggiunga la
<!--00000025.xml-->
<pb ed="#P" n="00000025"/>
<lb ed="#P" n="1"/>la riga fatta di materia lucida, et trasparente con li
<lb ed="#P" n="2"/>suoi stili dirizzati nelle cime. Al'hora approssima qual
<lb ed="#P" n="3"/>parte della calamita voi ò la di ostro, ò di tramontana
<lb ed="#P" n="4"/>al cristallo, fin tanto che l'ago si mova ad essa, et da
<lb ed="#P" n="5"/>essa riceva virtù. Fatto questo, volgi il catino fin
<lb ed="#P" n="6"/>tanto, che una delle sue cime sara al dirito di tra¬
<lb ed="#P" n="7"/>montana nell'instrumento dalla parte di tramontana.
<lb ed="#P" n="8"/>Fatto questo volgi la riga al sole di giorno, overo
<lb ed="#P" n="9"/>alla luna, overo alle stelle di notte nel modo sopra¬
<lb ed="#P" n="10"/>detto. Per questo instrumento drizzarai similmente
<lb ed="#P" n="11"/>il tuo camino alle città, alle isole, et dovunque
<lb ed="#P" n="12"/>vorrai ò in terra, ò in mare, se pero le longhezze, et le
<lb ed="#P" n="13"/>larghezze delle vie, et delle regioni ti siano manifeste. Hor
<lb ed="#P" n="14"/>per qual cagione il ferro stia in aere mediante la virtù
<lb ed="#P" n="15"/>di questa pietra narreremo nel libro delle operazioni
<lb ed="#P" n="16"/>di spechi; et questa è la discrittione della già detta pietra
<lb ed="#P" n="17"/>instrumentale, come è qui dissegnata.
[pbreak]<!--00000026.xml-->
<pb ed="#P" n="00000026"/>
<lb ed="#P" n="1"/>Tutto il coperchio sia di cristallo, overo di altra matteria
<lb ed="#P" n="2"/>tale trasparente, contiene il limbo, overo orlo A.B.C.D.
<lb ed="#P" n="3"/>et l'orlo, che contiene tutta questa superficie, cioè
<lb ed="#P" n="4"/>F. G. H. I. è il cerchio del catino, il quale fà insieme
<lb ed="#P" n="5"/>col coperchio uauna superficie.
[pbreak]<lb ed="#P" n="6"/>Dell'artificio del componere la rota del moto
<lb ed="#P" n="7"/>perpetuo capitolo. 3.
[pbreak]<lb ed="#P" n="8"/>In questo capitolo ti rivelerò il modo di componere
<lb ed="#P" n="9"/>una rotta, che si move continuamente con ingegno
<lb ed="#P" n="10"/>mirabile. Nalla cui inventione hò veduto molti
<lb ed="#P" n="11"/>andare vagando, et essere da molte fatiche trav¬
<lb ed="#P" n="12"/>agliati, percio che avvertivano per la virtù, et
<lb ed="#P" n="13"/>possanza di questa pietra potere essi pervenire al
<lb ed="#P" n="14"/>fine di questo magisterio. Per compire dunque
<lb ed="#P" n="15"/>questa impresa, componerai una casetta di argento
<lb ed="#P" n="16"/>aguisa di una cassa di specchio, con cava, lavorata
<lb ed="#P" n="17"/>di fuori con sottile ingegno, con scolpiture, et fori, che
<lb ed="#P" n="18"/>farai solamente per bellezza, et per alleggerirle il peso
<lb ed="#P" n="19"/>perciò che quanto più sara leggiera tanto sarà meglio.
<lb ed="#P" n="20"/>la forerai nondimeno in modo, che l'occhio delle ignorante
<lb ed="#P" n="21"/>non scorga quello che dentro nelle cassette sottilmente si
<!--00000027.xml-->
<pb ed="#P" n="00000027"/>
<lb ed="#P" n="1"/>ponera. Più a dentro siano picioli chiodi, overo piccoli
<lb ed="#P" n="2"/>denti di ferro di un istesso peso ficcati nell'orlo, overo lembo,
<lb ed="#P" n="3"/>pendenti all'ingiu, et chini, et vicini tanto, che l'uno
<lb ed="#P" n="4"/>dall'altro non sia distante più che la grosezza di uno gra¬
<lb ed="#P" n="5"/>no di fava, overo di cece. Sia la detta piccola rota
<lb ed="#P" n="6"/>di peso eguale in tutte le sue parti. et alhora ficcale
<lb ed="#P" n="7"/>l'asse per mezo sopra il quale si volga la picola rota,
<lb ed="#P" n="8"/>stando fermo l'asse, al quale asse aggiungasi uno stille
<lb ed="#P" n="9"/>argento ficato nell'istesso, et collocato trà le due
<lb ed="#P" n="10"/>cassette, nella cima del quale si ponga la calamita
<lb ed="#P" n="11"/>apparecchiata in questo modo. Sia fatta rotonda, et
<lb ed="#P" n="12"/>ritrovati li poli, come è detto, da poi si formi in modo
<lb ed="#P" n="13"/>di ovo, non toccando i poli; et nelle due parti, che
<lb ed="#P" n="14"/>sono tramezo opposte, si limi alquanto, acciò che ella
<lb ed="#P" n="15"/>sia compressa, et ristretta, accio che occupi minore loco,
<lb ed="#P" n="16"/>et non tocchi di dentro li parti della cassetta nel
<lb ed="#P" n="17"/>movimento della piciola rota. Disposta in questa
<lb ed="#P" n="18"/>guisa la calamita, sia collocata sopra lo stillo, come
<lb ed="#P" n="19"/>la pietra nello annello: et sia il pollo di tramontana
<lb ed="#P" n="20"/>verso li piccioli denti della piciola rota alquanto
<lb ed="#P" n="21"/>piegato, et inclinato, accio che la sua virtù non per
<lb ed="#P" n="22"/>diametro, ma con alquanto di inclinatione passi,
<lb ed="#P" n="23"/>et si comparta ne i piccioli denti di ferro, tal che
<!--00000028.xml-->
<pb ed="#P" n="00000028"/>
<lb ed="#P" n="1"/>quando ciascuno piccolo dente sarà giunto al polo di
<lb ed="#P" n="2"/>tramontana, et per lo impetto della piciola rota lo havera
<lb ed="#P" n="3"/>un poco trapassato, si appressi alla parte di ostro, la
<lb ed="#P" n="4"/>quale più tosto lo cacciera, che la tirerà, come è ma¬
<lb ed="#P" n="5"/>nifesto per la regola data di sopra. et così ciascuno
<lb ed="#P" n="6"/>picciolo dente sara in perpetuo tratto, et in perpetua
<lb ed="#P" n="7"/>fuga, et affine, che la piciola rota eserciti più
<lb ed="#P" n="8"/>velocemente l'offitio suo, rinchiudi nella cassetta
<lb ed="#P" n="9"/>una picciola pallotta rotonda di metallo, overo di
<lb ed="#P" n="10"/>argento grande tanto, che possa capere tra ogni
<lb ed="#P" n="11"/>dua denti, si fattamente, che quando la rota sarà
<lb ed="#P" n="12"/>levata la pallotta cada nella opposta parte.
<lb ed="#P" n="13"/>Per la qual cosa essendo il moto della rota perpe¬
<lb ed="#P" n="14"/>tuo verso una parte, il cadere della pallotta
<lb ed="#P" n="15"/>ancora sara nella parte opposta ricevuta frà
<lb ed="#P" n="16"/>ogni dua denti della rota perpatua, la qual
<lb ed="#P" n="17"/>pallotta per lo suo peso tendendo al centro della
<lb ed="#P" n="18"/>terra fara giovamento, et non lascierà fermare i denti
<lb ed="#P" n="19"/>al diritto della calamita. i luoghi frà li denti
<lb ed="#P" n="20"/>debbono essere convenevolmente marcati, acciò¬
<lb ed="#P" n="21"/>che commodamente possano capere la pallotta
<lb ed="#P" n="22"/>quando cade, si come la seguente figura dimostra.
[pbreak]<lb ed="#P" n="23"/>Il fine.
[pbreak]<!--00000033.xml-->
<pb ed="#P" n="00000033"/>
<lb ed="#P" n="1"/>
<figure>
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<seg type="figure-text">F 100 90 80 70 120 Meridian 60 13 140 40 Capidis polus 30 160 graoila 20 180 10 A 360 C F ortus ocasus G 350 200 Signum 330 200 polus Capidis XXX 310 250 260 D 270 H</seg>
<seg type="figure-ideas"/>
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<pb ed="#P" n="00000033"/>
<lb ed="#P" n="2"/>
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<ab type="figure-details">
<seg type="figure-text">Questa altra figura al 2.° cap.° 90 90 80 80 70 70 60 60 50 50 XXX 40 40 30 30 20 20 10 10 A ocidens F H 90 90 oriens 80 80 70 70 60 60 50 50 40 40 30 30 20 20 10 10 G</seg>
<seg type="figure-ideas"/>
<seg type="transkribus-id">393493-15276704-region_1649868843246_199</seg>
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<seg type="figure-text">Ago ovor ferro polo di tram.a Azimuthi palla rotonda polo di ostro</seg>
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<seg type="figure-text">ago ovor ferro rosso polo di tram.a polo di ostro</seg>
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<seg type="figure-text">tramontana ostro</seg>
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<seg type="figure-text">tramontana ostro tramontana ostro</seg>
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<seg type="figure-text">tramontana ostro fragatolla C.ta ferro d'alla parte di tra¬ montana</seg>
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<seg type="figure-text">naturale B C A D. 4 D 0 + C B A D natur nnn 0 + 0 4</seg>
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<seg type="figure-text">non naturale B C A D. non naturale 0 + + 0 D C B A non naturale + 0 0</seg>
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<seg type="figure-text">Axis imot. L denticuli ferrei</seg>
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