L’Esercito delle 12 Scimmie: Retroscena e Curiosità sul Cult Distopico degli Anni ’90
Tra i film di fantascienza più influenti e discussi degli anni '90, L’esercito delle 12 scimmie (Twelve Monkeys, 1995) occupa un posto speciale. Diretto da Terry Gilliam e interpretato da Bruce Willis e Brad Pitt, il film è noto per il suo tono oscuro, la narrazione frammentata e l’ambiguità temporale che mette in discussione il concetto stesso di realtà.
Ma nonostante la sua fama, molti aspetti interessanti — sia tecnici che narrativi — passano spesso inosservati anche agli spettatori più attenti. Un'opera ispirata a un cortometraggio sperimentale
Pochi sanno che il film prende ispirazione da La Jetée (1962), un cortometraggio francese realizzato interamente con fotografie in bianco e nero. Questa scelta visiva estrema influenzò anche lo stile visivo di Gilliam, noto per la sua estetica straniante e surreale. Brad Pitt: un ruolo da pazzo… dopo un addestramento mirato
Nel film, Brad Pitt interpreta Jeffrey Goines, un personaggio caotico e disturbato. Per prepararsi, l’attore trascorse del tempo in una clinica psichiatrica e lavorò con un logopedista per rendere credibile il modo in cui il suo personaggio si esprime. Il risultato? Una nomination agli Oscar come miglior attore non protagonista. Tecnologie, virus e viaggi nel tempo: un mix profetico
L’ambientazione post-apocalittica causata da una pandemia globale — lanciata da un gruppo ecoterrorista — è stata spesso considerata sorprendentemente profetica. Molti elementi del film risuonano oggi in modo ancora più inquietante, alla luce degli eventi globali legati a virus e crisi ambientali. Il futuro visto da Gilliam
A differenza della classica fantascienza hollywoodiana, L’esercito delle 12 scimmie mostra un futuro degradato, dominato da tubature arrugginite, dispositivi analogici e atmosfere claustrofobiche. Un approccio “retro-futurista” che si discosta dalla visione ipertecnologica di altre opere coeve, e che sottolinea l'influenza dell’autore su ogni dettaglio visivo. Un viaggio tra curiosità e dettagli nascosti
Per chi vuole approfondire aspetti meno noti del film — come le location reali utilizzate, il budget limitato rispetto ad altri blockbuster dell’epoca, i riferimenti filosofici e culturali nascosti tra le righe — esiste un’ottima (!) panoramica consultabile qui: https://trovalost.it/12-cose-che-non-conoscevi-su-lesercito-delle-12-scimmie/
Il contenuto raccoglie spunti e approfondimenti perfetti per arricchire la visione o la revisione del film, anche per chi lo conosce già a memoria. Conclusione
L’esercito delle 12 scimmie non è solo un film sul tempo, ma anche un’opera che sfida la percezione dello spettatore, mescolando allucinazione, ricordo e determinismo. Dietro ogni dettaglio si nasconde una scelta consapevole, e riscoprirlo attraverso aneddoti e curiosità può aprire nuove chiavi di lettura. Se non l’hai mai visto, è il momento giusto per recuperarlo. E se lo conosci già, potresti scoprire che non tutto era come ricordavi.